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SAS Innovate on Tour: l'intelligenza artificiale apre le porte e nuove strade di innovazione
Manager, IT & Business leader insieme per condividere e confrontarsi sui principali trend in ambito innovazione, dati e AI.
Tempo di lettura: 10 min
Alla tappa italiana di SAS Innovate on Tour, si è respirata un'aria vibrante di possibilità, quelle che accendono i riflettori su nuove strade e strategie per accelerare l’innovazione. In un momento in cui l'intelligenza artificiale è ormai parte del dibattito pubblico, con un focus particolare sulla Generative AI, che sta diventando una parte integrante di molti percorsi di innovazione, l’evento ha contribuito a offrire una panoramica affascinante delle potenzialità e delle sfide di questa tecnologia, delineando un percorso verso un futuro dove l'IA è non solo strumento di efficienza ma anche di trasformazione.
Il ruolo crescente dell'IA e le sfide aperte
Mirella Cerutti, Regional Vice President di SAS - intervistata da Andrea Frollà, Giornalista di La Repubblica e Affari & Finanza, ha aperto l'evento mettendo in luce come l'IA, una volta dominio di specialisti, sia oggi parte del dialogo quotidiano nelle aziende italiane. L'accento è stato posto sull'IA Generativa, una tecnologia capace di creare contenuti nuovi e originali, una svolta epocale che sta ridisegnando il modo in cui interagiamo con le macchine.
Mirella Cerutti – SAS e Andrea Frollà, giornalista di La Repubblica e Affari & Finanza
Tuttavia, nonostante l'entusiasmo, Cerutti ha sottolineato che solo una piccola percentuale delle imprese italiane sta effettivamente integrando queste tecnologie nei propri processi. “Secondo una recente survey condotta da SAS, più del 60% dei decisori aziendali intende avviare progetti legati all'IA generativa entro un anno, ma solo il 3% sta effettivamente integrando questi strumenti nei processi aziendali”, ha messo in luce Cerutti.
Uno dei principali ostacoli all'adozione dell'IA in Italia è legato alla gestione e alla sicurezza dei dati. Nelle aziende c’è necessità di avere piattaforme in grado di gestire l'intero ciclo di vita del dato, dalla sua generazione fino alla sua utilizzazione pratica (come SAS Viya, la piattaforma end-to-end che promette di rivoluzionare il modo in cui le aziende ottimizzano i loro processi operativi e decisionali).
Benché le sfide siano ancora aperte, è innegabile che l’interesse verso l’intelligenza artificiale sia in costante aumento, in particolare verso la Generative AI e i modelli di linguaggio naturale che possono ridurre gli errori e migliorare l'accuratezza delle risposte, rendendo le interazioni tra uomo e macchina più fluide e intuitive. La promessa è chiara: “con tecnologie avanzate di elaborazione del linguaggio, unite ai LLM, come quelle che sviluppiamo all’interno della piattaforma SAS siamo in grado di garantire risposte coerenti e accurate, migliorando l'efficienza e la precisione”, enfatizza Bryan Harris, Executive VP e Chief Technology Officer di SAS
Produttività, performance e fiducia: i pilastri dell'IA secondo SAS
Bryan Harris – SAS
Productivity, Performance e Trust sono i tre pilastri dell'approccio SAS all’innovazione. Non potevano non essere protagonisti anche sul palco di SAS Innovate on Tour di Milano. La produttività non riguarda solo la velocità nel passare dai dati alle decisioni, ma anche la capacità di tradurre queste decisioni in risultati concreti.
Le performance implicano la scalabilità e la rapidità con cui le aziende possono adattarsi e crescere, mentre la fiducia è fondamentale per garantire che le risposte dell'IA siano affidabili ed etiche.
Ad approfondire il pilastro della produttività è Marinela Profi, AI Product Strategy Global Lead di SAS che esordisce enfatizzando come, oggi, essere produttivi significa non solo avere un modello che fornisce output, ma anche saper utilizzare questi risultati per decisioni strategiche.
E se la chiave per massimizzare la produttività è l'automazione intelligente ciò che serve davvero è un'automazione che integra e rispetta le politiche e le decisioni aziendali, con tecnologie che si calano perfettamente nello specifico contesto di business e innovazione e tengono conto delle necessarie verticalizzazioni di mercato, ambito e dominio applicativo. L’innovazione non può essere fine a sé stessa ma deve generare valore concreto, tangibile, misurabile.
E c’è una nuova tessera nel mosaico di innovazione proposto da SAS.
I dati sintetici. “Questi dati generati artificialmente possono sostituire o integrare dati reali in scenari dove i dati sono scarsi o di bassa qualità”, spiega Profi dando una risposta concreta e valida a tutte quelle realtà che, ancora oggi, si bloccano di fronte a possibili progetti di sperimentazione dell’IA e percorsi di innovazione per paura di non avere dataset sufficienti.
Marinela Profi – SAS
Altro importante pilastro per assicurare una nuova spinta alle iniziative di evoluzione e trasformazione digitale quello legato alle performance che, nella visione di SAS, assume tre facce: velocità, scalabilità e gestione dei costi. La velocità si riferisce alla capacità di prendere decisioni rapide basate su dati precisi. La scalabilità riguarda l'abilità delle aziende di espandersi per gestire un numero crescente di utenti e dati senza compromettere le prestazioni. Infine, i costi giocano un ruolo cruciale: le aziende devono bilanciare velocità e scalabilità mantenendo i costi sotto controllo, soprattutto con la migrazione verso il cloud.
Ma... ogni tecnologia, per quanto promettente, porta con sé delle insidie. Reggie Townsend, Vice President of Data Ethics di SAS cita il filosofo Paul Virilio per illustrare questo concetto: “Quando inventi la nave, inventi anche il naufragio”.
Reggie Townsend – SAS
Questo vale anche per l’AI, che, se non gestita con attenzione, può perpetuare o addirittura amplificare problemi sociali preesistenti come il razzismo, il sessismo e altre forme di discriminazione.
Le aziende possono però competere su valori, integrando pratiche etiche e trasparenti nei loro processi decisionali, come sta facendo per esempio proprio SAS che si impegna a influenzare positivamente le normative attraverso una strategia di relazioni governative, collaborando con organizzazioni globali per garantire che l'AI non perpetui le disuguaglianze esistenti.
Better together: la forza delle alleanze per spingere l’innovazione
Le partnership tecnologiche sono parte del motore trainante dell'innovazione nel campo degli analytics e dell'intelligenza artificiale. Le collaborazioni strategiche che SAS ha stretto a livello internazionale non solo accelerano lo sviluppo di soluzioni avanzate, ma ampliano anche l'accesso a competenze e risorse. “Queste collaborazioni consentono a SAS di combinare il suo software avanzato con l'esperienza settoriale e regionale dei partner, creando una formula vincente per risultati concreti”, ci tiene ad evidenziare John Carey, Vice President Alliances and Channels di SAS.
Per le aziende clienti, queste alleanze si traducono in vantaggi tangibili, come l'implementazione più rapida di tecnologie all'avanguardia, l'ottimizzazione dei processi aziendali e la capacità di prendere decisioni informate in tempo reale, l’accelerazione di percorsi di innovazione tanto in campo privato quando in ambito pubblico, come dimostrano le testimonianze condivise durante il panel di discussione che ha visto protagonisti Chiara Celsi, Partner | AI & Cognitive Country Leader di Deloitte, Pier Luigi Verbo, Partner Risk&Compliance - Head of Government and Public Sector di KPMG, e Alessandra Antonelli, Country Leader di AWS Italia.
Da sx a dx: Mirella Cerutti – SAS, Chiara Celsi – Deloitte, Pier Luigi Verbo – KPMG, Alessandra Antonelli – AWS
Durante la discussione è emerso come governare il ciclo di vita dei dati, dalla generazione alla decisione basata sui dati, sia di fondamentale importanza in un processo i trasformazione.
A rimarcare l’importanza delle partnership e degli ecosistemi anche i temi legati all'eticità e alla regolamentazione nell'adozione dell'IA, enfatizzando la necessità di un approccio consapevole e strutturato all'implementazione tecnologica, anche in progetti e percorsi di trasformazione digitale nella pubblica amministrazione. C’è la necessità di vedere l'innovazione tecnologica non solo come un traguardo, ma come una leva per affrontare sfide più ampie.
Infine, l'adozione crescente del cloud computing può fungere da ulteriore acceleratore per l'innovazione, ridurre i costi e migliorare l'agilità aziendale. L'Italia sta adottando il cloud a un ritmo più graduale rispetto ad altri paesi, ma si sta notando una positiva accelerazione recente che va di pari passo con la necessità di competenze per gestire efficacemente queste nuove tecnologie.
L'innovazione vista dalle aziende
Sul palco italiano di SAS Innovate on tour 2024 non sono mancate le testimonianze di aziende all’avanguardia, portate da Andrea Beccari, Vice President EXSCALATE di Dompé farmaceutici, Paola Dinelli, Head of IT Front Office, GAP – Group Application Platforms di Mediobanca Innovation Services, Alessandro Bonaita, Group AI Governance Program Director di Generali, e Giuseppe Maifredi, Group Chief Data Officer di BPER Banca.
Da sx a dx: Andrea Beccari – Dompé farmaceutici, Paola Dinelli - Mediobanca Innovation Services, Alessandro Bonaita – Generali, Giuseppe Maifredi – BPER Banca
Esempi di ispirazione per capire come davvero si possa trarre beneficio dall’intelligenza artificiale senza cedere nulla a rigore, controllo, governance, etica e responsabilità.
Il tema della governance ricorre in più momenti della discussione mettendo in luce l'importanza di un modello robusto per l'intelligenza artificiale che definisca ruoli, responsabilità e processi standardizzati. Un sistema di governance che non solo minimizzi i rischi associati all'AI, ma supporti anche la strategia di digitalizzazione dell'azienda, promuovendo un approccio disciplinato e convergente che permetta di integrare l'intelligenza artificiale in modo efficace nei processi aziendali. Emerge quindi la necessità di un approccio industriale nell'uso dei dati e dell'intelligenza artificiale, attraverso l'implementazione di laboratori specializzati e una struttura organizzativa trasversale.
L'eccellenza nella resilienza: la lezione di Jury Chechi
A chiudere l'evento, Jury Chechi, intervistato da Tonia Calvio, Regional Marketing Director SAS. Toccanti i momenti di racconto in cui ha voluto condividere come sia sempre riuscito a tornare più forte e performante che mai anche dopo gli infortuni che ha dovuto affrontare nella sua carriera.
Chechi ha ispirato il pubblico a vedere l'innovazione non solo come una serie di tecnologie, ma come un approccio alla vita e al business, dove la resilienza e la continua ricerca di miglioramento sono la chiave per affrontare le sfide del futuro.
"Ogni sogno è possibile se ci credi fino in fondo", è la sintesi della sua storia di successo dalla quale tutti possiamo trarre ispirazione per imparare, anche in azienda, a riconoscere le potenzialità, fissare gli obiettivi, prepararsi e migliorare allo scopo di raggiungerli, con determinazione e umiltà. Occorrono quindi le competenze, la conoscenza, la pianificazione, ma alla fine al centro di qualsiasi scelta c’è sempre l’essere umano.
Tonia Calvio – SAS intervista Juri Chechi, icona dello sport italiano
17 giugno 2024
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