Le aziende “pronte per il futuro” innovano con l’utilizzo dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale in modo agile e, al tempo stesso, affidabile e governato. A SAS Innovate 2023 tutte le potenzialità di SAS® Viya® in termini di produttività, performance e trust.
Dare evidenza di come analytics e intelligenza artificiale (IA) possono innescare percorsi di innovazione in azienda e come riescono a rendere agili e resilienti le organizzazioni. Questo lo spirito con cui è andata in scena la tappa italiana di SAS Innovate che ha visto sul palco alcuni tra i top executives internazionali che hanno condiviso vision, strategia e roadmap con le quali l’azienda intende portare l'analisi dei dati e l'intelligenza artificiale a tutti, ovunque, consentendo agli utenti di tutti i livelli e ruoli di ottenere le risposte di cui hanno bisogno in modo veloce, agile e al tempo stesso affidabile e controllato.
«Vogliamo ispirare le aziende condividendo storie di innovazione», sono state le prime parole di Mirella Cerutti, Regional Vice President Italy, Austria & SEE di SAS, aprendo i lavori di SAS Innovate 2023 a Milano. «È importante condividere come analytics e intelligenza artificiale, oggi, possono davvero aiutare le aziende ad essere più resilienti, agili e veloci utilizzando i dati in modo sicuro e affidabile nel prendere decisioni».
Produttività, Performance, Trust: i pilastri degli analytics e dell’intelligenza artificiale di SAS
Scalare la produttività umana e le performance nel decisioni making con l’intelligenza artificiale, con sicurezza e affidabilità. Questo il vero ruolo che deve avere la tecnologia, come ha più volte enfatizzato Bryan Harris, Executive Vice President e CTO di SAS.
«Innanzitutto, portiamo gli analytics e l’IA ovunque le aziende decidano di utilizzarli, in qualsiasi ambiente tecnologico loro desiderino, dal cloud di loro scelta all’on-prem. Abbiamo lavorato – e stiamo continuando a farlo – con tutti i cloud provider e i partner che stanno integrando le nostre soluzioni di analisi dei dati e intelligenza artificiale con le loro tecnologie con una missione molto chiara: aiutare le aziende a scalare la produttività umana e il processo decisionale».
A focalizzarsi sul tema della produttività, il primo dei tre pilastri (Productivity, Performace, Trust) che caratterizzano SAS Viya e la proposta di analytics e IA targata SAS, è Shadi Shahin, Vice President Product Strategy.
«Le decisioni basate sui modelli sono il ‘banco di prova’ degli analytics. Per aumentare la capacità decisionale delle aziende ci siamo concentrati sulla rimozione delle ‘frizioni’ e sull'aumento della produttività per data scientist, analisti aziendali e data engineer, consapevoli del fatto che la produttività non riguarda solo la distribuzione e la corretta governance dei modelli ma anche – e soprattutto – poter prendere le decisioni corrette (anche in termini di tempo, velocità e resilienza) attraverso l’uso di questi modelli».
«Disponiamo della piattaforma di analisi e intelligenza artificiale più veloce e produttiva sul mercato», è l’eco da parte di Marinela Profi, Technology Product Marketing Lead and Data Scientist Advocate di SAS che si è concentrata sul secondo pilastro, quello delle performance.
«I risultati di un nuovo studio di benchmarking di Futurum Group rivela che SAS Viya è, in media, 30 volte più veloce delle alternative commerciali e open source e vanta una maggiore e migliore scalabilità, indipendentemente dalle dimensioni o dalla complessità dei dati. Questo permette di prendere decisioni più velocemente nei momenti che contano!».
Leggi il report di Futurum Group
Reggie Townsend, Vice President della Data Ethics Practice di SAS
Il terzo pilastro, Trust, è affidato alle parole di Reggie Townsend, Vice President della Data Ethics Practice di SAS che non ha lasciato dubbi interpretativi a quale sia il valore di questo pilastro: «con il rapido progresso dell'intelligenza artificiale – basta osservare quello che sta succedendo a livello di Generative AI – dobbiamo saldamente mantenere gli esseri umani al centro di tutto ciò che facciamo e cercare opportunità per utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare la vita delle persone.
Abbiamo lavorato a lungo per rendere SAS Viya una piattaforma di IA affidabile includendo funzionalità di intelligenza artificiale ‘trusted’ come il rilevamento dei pregiudizi, la spiegabilità dell’utilizzo dei dati e degli output, la verificabilità delle decisioni, il monitoraggio dei modelli, la governance e la responsabilità lungo tutte le fasi di un qualsiasi processo decisionale basato sui dati».
Risultati che non rappresentano certo un punto di arrivo, tutt’altro, come enfatizza Mike Blanchard, Vice President Customer Intelligence Solutions di SAS: «abbiamo raddoppiato il nostro impegno con un investimento di 1 miliardo di dollari in soluzioni industriali basate sull'intelligenza artificiale.
La nostra filosofia di sviluppo può essere definita 'Insight by Design'. I nostri team di sviluppo delle soluzioni stanno ottimizzando gli analytics in modo che possano essere sfruttati al meglio per ogni singolo problema reale delle aziende. Ogni portafoglio di soluzioni sfrutterà differenti tecniche, velocità dei dati, competenze degli utenti, analisi automatizzate o aumentate, affinché possano davvero risultare ottimali ed adatte ad uno specifico task o problema, democratizzando ulteriormente l’accesso agli analytics e, soprattutto, agli insights».
Aspetto molto rilevante, per esempio, per chi, come Luciana Mirizzi, Head of Customer Interaction di ING, deve attivare sempre nuove strategie di acquisizione e sviluppo clienti, «con una fortissima attenzione alla relazione con la clientela, dove customer engagement e customer experience sono strettamente connesse e pensate per garantire una ‘superior experience’, innovativa e digitale, con focalizzazione estrema su personalizzazione, rilevanza e semplicità», sottolinea la manager di ING.
E quanto pesino le tecnologie sui risultati di business lo testimoniano i numeri che Mirizzi ha condiviso: «SAS Customer Intelligence 360 è la piattaforma di riferimento per la parte di customer engagement e la personalizzazione in termini di customer experience è tutt’altro che uno slogan; abbiamo specifici KPI per valutarne le performance e posso condividere che solo sei mesi dopo aver introdotto la piattaforma SAS abbiamo raddoppiato le nostre prestazioni legate alla capacità di personalizzazione dei servizi che offriamo alla clientela».
La fiducia (governata) nei dati per accelerare l’innovazione
A SAS Innovate 2023 di Milano non potevano mancare le testimonianze dirette delle aziende e di coloro che, sul mercato, stanno guidando (e vivendo) percorsi di innovazione e cambiamento.
Ciò che stanno facendo, per esempio, il settore Finance e la Pubblica Amministrazione. «Il settore dei servizi finanziari – spiega Stefano Battista, Italy Financial Services Market Leader e Presidente di EY Advisory – ha avviato percorsi di trasformazione digitale che guardano con particolare focus ai processi, soprattutto quelli di front-end. Tre le tendenze chiave: la trasformazione di processi in chiave digitale (soprattutto quelli che coinvolgono l’experience sui clienti); la data transformation, con l’obiettivo di innescare veri e propri processi e strategie data-driven; lo sviluppo di ecosistemi integrando servizi e prodotti di terze parti».
«Nel settore pubblico (soprattutto nell’ambito dei servizi) si sta iniziando ad usare tecnologia e digitalizzazione per innescare quei meccanismi di resilienza che sono mancati fino ad ora», sono le parole di Franco Turconi, Senior Managing Director e responsabile per il settore Health & Public Service per l’Italia, Core Europe e Grecia di Accenture. «Il settore pubblico dovrà far fronte con più frequenza allA discontinuità: serve creare meccanismi più robusti e resistenti per gestire queste discontinuità. In quest’ottica l’analisi dei dati è prioritaria. Il buon governo passa anche da una governance dei dati corretta che però non può essere solo ‘tecnica’, bisogna affidarsi anche alle buone intuizioni di chi sa lavorare, bene, sui dati».
Andrea Frollà, giornalista di Affari&Finanza e La Repubblica
Franco Turconi, Senior Managing Director e responsabile per il settore Health & Public Service per Italia, Core Europe e Grecia, Accenture
Mirella Cerutti, Regional Vice President Italy, Austria & SEE, SAS
Stefano Battista, Italy Financial Services Market Leader e Presidente di EY Advisory
Le esperienze delle aziende italiane
«Il mondo della clinica e della ricerca scientifica stanno andando entrambe verso il paradigma della medicina personalizzata. Continua la linea evolutiva che ci porta ad usare sempre i dati e ad analizzarli, ma sta cambiando l’approccio: si sta andando sempre più verso l’analisi di dati ‘reali’ (dalla vita reale dei pazienti), quindi non più basandosi solo su dati storici ma sui dati effettivi, quasi in real-time, dei pazienti», è la testimonianza condivisa da Giovanni Arcuri, Chief Technical, Information & Innovation Officer di Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. «Questo apre una collaborazione importante con il settore Pharma (a proposito di filiere estese ed ecosistemi): il farmaco personalizzato lo progetta il Pharma ma siamo noi ad avere i dati dei pazienti… adesso c’è una collaborazione molto più diretta (anche attraverso le tecnologie e alla condivisione dei dati)».
«Il dato genera valore se usato in tempo reale e se porta benefici a tutte le parti coinvolte”, è l’eco che arriva dalle parole di Maurizio Stumbo, Direzione Sviluppo Nuove Iniziative e CEO Office di Sogei. «Nella PA serve però un cambio di paradigma per costruire ‘momenti di servizio’ e non solo servizi: non è il cittadino che deve cambiare applicazione o servizio digitale per avere le giuste informazioni e il giusto supporto; bisogna disaccoppiare il dato dal singolo servizio, in modo che i dati possano ‘transitare’ su più servizi e fornire informazioni – e quindi servizio – là dove serve quando serve. Se riusciremo a digitalizzare correttamente i servizi, allora riusciremo davvero ad elevare e rendere concreto il concetto uguaglianza ed equità (assicurando che tutti possano accedere agli stessi servizi)».
«Decidere sulla base di informazioni solide e trasparenti è un processo non ancora compiuto, soprattutto nella PA», invita però a riflettere Antonio Barone, Chief Data Officer and Head of Digital Information Hub di ARIA. «Serve scardinare alcuni processi e renderli più integrati e collaborativi (anche sul piano dei dati: serve controllo e governance sui dati, soprattutto quando arrivano da molteplici fonti). Riuscire ad avere una solida governance dei dati di un ospedale è già sfidante, pensate a cosa debba significare avere la governance dei dati che arrivano da tutti gli ospedali di una Regione…».
Nonostante le sfide innegabilmente complesse, le aziende che hanno già avviato percorsi di innovazione data-driven riconoscono negli analytics e nell’intelligenza artificiale la spinta tecnologica ottimale. «Al nostro interno abbiamo avviato un percorso graduale di iniziative tecnologiche – sempre guidate da esigenze ed obiettivi di business – per far sì che, anche culturalmente, il dato diventi effettivamente “valore” (con un processo di democratizzazione anche degli analytics)», è la testimonianza di Graziano Belmonte, Global Big Data and Advanced Analytics Director di Barilla. «Ora stiamo proseguendo con sistemi più avanzati (basati su IA), con un interesse forte anche sulla generative AI ma con cautela: siamo consapevoli del fatto che servano strumenti e tecnologie affidabili».
Anche in Banco BPM, uno dei capitoli importanti della Digital Transformation riguarda i dati, come ha raccontato Angelo Colla, Responsabile Information Technology di Banco BPM: «siamo una data company ma la sfida per diventare tale non è stata banale (veniamo da storie di acquisizioni e integrazioni non banali da gestire lato IT). I tasselli del mosaico dell’innovazione sono tanti e cambiano in fretta. Oggi servono architetture aperte e flessibili che possano davvero adattarsi e abilitino sopra applicazioni e servizi digitali altrettanto agili per poter estrarre e generare il massimo valore da dati, analytics e insights”.».
Andrea Frollà, giornalista di Affari&Finanza e La Repubblica
Giovanni Arcuri, Chief Technical, Information & Innovation Officer, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
Maurizio Stumbo, Direzione Sviluppo Nuove Iniziative e CEO Office, Sogei
Antonio Barone, Chief Data Officer and Head of Digital Information Hub (DIH), ARIA
Graziano Belmonte, Global Big Data and Advanced Analytics Director, Barilla
Angelo Colla, Responsabile Information Technology, Banco BPM
Riad Gydien, Executive Vice President and Chief Sales Officer, EMEA and AP, SAS
Bryan Harris, Executive Vice President and Chief Technology Officer, SAS
Shadi Shahin, Vice President of Product Strategy, SAS
Marinela Profi, Technology Product Marketing Lead and Data Scientist Advocate, SAS
Mike Blanchard, Vice President of Customer Intelligence Solutions, SAS
Reggie Townsend, Vice President, Data Ethics Practice, SAS
SAS Innovate on Tour ha evidenziato anche quanto la gestione dell’innovazione richieda costantemente il saper prendere le giuste decisioni, non solo nel business, ma anche in altri ambiti, come quello sportivo.
Vincenzo Nibali, uno dei più forti ciclisti su strada a livello italiano ed internazionale, e Paolo Bellino, CEO & General Manager, RCS Sports & Events, sul palco di SAS Innovate on Tour per raccontare l’esperienza sportiva di un campione. Un esempio che mostra quanto il mindset data driven, unito a resilienza, coraggio, fantasia, disciplina fisica e mentale sia fondamentale, sia in allenamento che in gara.
Vincenzo Nibali e Paolo Bellino, CEO & General Manager, RCS Sports & Events
A fare da fìl rouge in tutti gli interventi e le testimonianze della tappa italiana dI SAS Innovate 2023 è il concetto di resilienza, sul quale richiama l’attenzione, in chiusura, Mirella Cerutti: «essere capaci di reagire e farlo in modo agile (con affidabilità, quindi trust) è la chiave di volta per innovare e crescere. Per farlo servono i dati, serve poterli usarli al meglio. Il nostro compito è aiutare le aziende ad utilizzare al meglio i propri dati, con la massima produttività, performance e affidabilità garantite dalle nostre tecnologie”.».
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