Un processo di trasformazione, quello di Comelit Group, che vede l’azienda impegnata in continui processi di aggiornamento delle proprie soluzioni fino all’adozione di SAS Viya 4, la piattaforma cloud-native per sfruttare al massimo i benefici di Advanced Analytics e Intelligenza Artificiale in Cloud.
Radici profonde, territoriali, e visione globale con uno sguardo sempre rivolto al futuro e all’innovazione con investimenti costanti in risorse umane e tecnologie.
Quella di Comelit è una storia d’impresa italiana che cresce e diventa globale, pur mantenendo solide radici nel territorio in cui è nata (la Val Seriana, nella provincia di Bergamo). Una realtà che ha nelle tecnologie parte del proprio DNA, dato che progetta e sviluppa sistemi tecnologici per la sicurezza di ambienti e persone, e che conta sull’IT per rendere concreto il proprio “motto”: guardare costantemente al futuro (oggi, anche e soprattutto grazie alla capacità di utilizzare al meglio i dati). Una visione che trova nelle scelte IT, fatte anche di trasformazione e modernizzazione degli analytics, il miglior alleato di business.
Ne parlano Renato Ferraresi e Gianantonio Carli, rispettivamente COO e CIO di Comelit Group.
Come si collocano le tecnologie all’interno del vostro contesto aziendale? Quali trasformazioni hanno abilitato e supportato?
Renato Ferraresi: Comelit è una realtà che esprime la propria missione nella progettazione di nuove soluzioni tecnologiche per sistemi di videocitofonia, videosorveglianza, antintrusione, automazione domestica, controllo accessi e antincendio. La storia recente è fatta anche di importanti acquisizioni che hanno contribuito a una ulteriore crescita ed espansione dell’azienda, innescando nuove sfide organizzative e per l’IT: più il business diventa complesso più sono necessarie tecnologie IT a supporto e processi abilitanti sempre più digitalizzati.
In tale complessità diventa fondamentale saper leggere bene i dati, che ormai sono diventanti grandi moli di dati. Una consapevolezza che, nel nostro percorso di trasformazione, fa rima con “modernizzazione degli analytics”, dato che in pochi anni siamo passati dalla piattaforma “storica” di SAS che avevamo on-premises alle versioni più moderne, fino all’ultima SAS Viya 4 per poter fruire di tutte le potenzialità del Cloud e delle moderne tecnologie di Machine Learning e Intelligenza Artificiale.
Qual è quindi il valore che attribuite agli analytics?
Gianantonio Carli: abbiamo iniziato a utilizzare le soluzioni SAS verso la fine dei primi anni duemila, 2009-2010, perché avevamo bisogno di “intelligence”, cioè di una soluzione che ci permettesse di analizzare e sfruttare al meglio i dati che avevamo a disposizione per fornire reportistiche utili ai nostri colleghi chiamati a prendere decisioni di business (dall’R&D al top management).
Molti modelli di reportistica vengono utilizzati ancora oggi, ma nel tempo abbiamo notevolmente ampliato non solo le modalità con le quali sfruttiamo gli Analytics di SAS ma anche il bacino di utenza aziendale che ne beneficia. Un'evoluzione che ha significato anche una trasformazione tecnologica, perché abbiamo modernizzato i sistemi, puntando prima su SAS Viya 3.5 e poi su SAS Viya 4 proprio per ampliare in modo efficace l’utilizzo della piattaforma stessa e delle sue potenzialità per il business.
Oggi la piattaforma è il cuore tecnologico dell’area Finance che sfrutta la potenza dell’analisi dei dati sia per la parte amministrativa, sia per il controllo di gestione.
Dunque, come vengono utilizzate le analisi sui dati e da chi? Che benefici vi sta portando questo percorso di cambiamento?