Innovation sparks
Lavori con i dati sintetici?
Ecco le 6 domandi da porsi prima di iniziare
Di Nicola Scarfone, Generative AI Team Leader - SAS
Tempo di lettura: 5 min
L’uso dei dati sintetici sta rivoluzionando il panorama della gestione e dell’analisi dei dati, offrendo nuove opportunità per risolvere problemi complessi. Questa tecnologia emergente permette alle aziende di superare le limitazioni dei dati reali, aprendo la strada a soluzioni più sicure e scalabili. Tuttavia, come ogni innovazione, è fondamentale comprenderne a fondo le potenzialità e le sfide.
Con i dati sintetici, le aziende possono generare transazioni finanziarie, cartelle cliniche o modelli di comportamento dei clienti che conservano una rilevanza statistica simile a quella dei dati reali. Questa tecnologia emergente offre numerosi vantaggi, come la possibilità di addestrare e testare modelli, preservare la privacy e colmare le lacune dove i dati reali scarseggiano.
La generazione di dati sintetici è cruciale per il successo di molte implementazioni di intelligenza artificiale, soprattutto in settori altamente regolamentati come la sanità e la finanza. Tra i benefici principali ci sono la riduzione dei costi di acquisizione dei dati, un miglioramento della privacy nelle analisi e un potenziamento delle prestazioni dei modelli.
Con i dati sintetici, le aziende possono generare transazioni finanziarie, cartelle cliniche o modelli di comportamento dei clienti che conservano una rilevanza statistica simile a quella dei dati reali. Nicola Scarfone Generative AI Team Leader SAS
Per sfruttare appieno i vantaggi dei dati sintetici, è fondamentale porsi le domande giuste, in modo da garantirne l’efficacia e l’affidabilità. Ecco sei domande essenziali.
Qual è lo scopo della generazione di dati sintetici?
Comprendere l’obiettivo principale dietro la generazione di dati sintetici è il primo passo. Stai cercando di aumentare il tuo dataset esistente, vuoi generare dati per scenari rari o preservare la privacy? Ad esempio, i dati sintetici possono essere utilizzati per addestrare e validare modelli di machine learning quando i dati reali sono insufficienti o per simulare eventi rari che non sono ben rappresentati nel dataset originale.
Definire chiaramente lo scopo guiderà l’intero processo di generazione dei dati e aiuterà a selezionare i metodi e gli strumenti appropriati.
Quali metodi utilizzare per generare dati sintetici?
Esistono vari metodi per generare dati sintetici, ciascuno con vantaggi e limitazioni. Innanzitutto, è possibile applicare regole per generare dati seguendo schemi noti, come distribuzioni statistiche o selezione da un elenco o catalogo di valori possibili. Le regole possono anche essere codificate per imporre la generazione seguendo una logica specifica di dominio o aziendale. La sfida con le regole è che non si adattano bene a molti attributi, specialmente quando è necessario mantenere relazioni complesse. È qui che eccellono gli approcci algoritmici o basati sull’intelligenza artificiale. Le tecniche comuni includono le GAN (Generative Adversarial Network), la tecnica di sovracampionamento sintetico delle minoranze (SMOTE) e la modellazione agent-based. Le GAN sono modelli di deep learning particolarmente utili per generare dati realistici, addestrando due reti neurali l’una contro l’altra fino a quando i dati reali non possono più essere distinti dai dati generati. SMOTE è efficace per bilanciare le distribuzioni delle classi in dataset sbilanciati interpolando in modo intelligente tra data point reali.
Come garantire la qualità e la validità dei dati sintetici?
La qualità e la validità sono fondamentali quando si tratta di dati sintetici. I dati generati dovrebbero rappresentare accuratamente le proprietà statistiche dei dati originali, inclusa la correlazione tra attributi/colonne, senza comprometterne l’integrità. Ciò comporta l’uso di metriche di valutazione visive e statistiche per valutare la qualità dei dati sintetici. Inoltre, è essenziale validare i dati sintetici confrontandoli con i dati reali (distribuzioni e relazioni) per garantire che soddisfino i criteri desiderati e servano efficacemente allo scopo previsto.
I dati sintetici devono sembrare dati reali; altrimenti, non possono essere considerati affidabili. Il mancato rispetto di questo requisito può avere gravi conseguenze per il training, la validazione e il deployment dei modelli.
Come affrontare le preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza?
Uno dei principali vantaggi dei dati sintetici è la loro capacità di preservare la privacy. Tuttavia, è necessario garantire che i dati sintetici non espongano involontariamente informazioni sensibili o permettano di risalire ai dati originali. Tecniche come la differential privacy possono essere impiegate per “sporcare” i dati durante il processo di addestramento e generazione, rendendo quasi impossibile re-identificare gli individui. Inoltre, è essenziale implementare misure di sicurezza robuste per proteggere i dati sintetici da accessi non autorizzati, al fine di mantenere la privacy e la sicurezza dei dati.
Quali sono i potenziali bias nei dati sintetici?
I bias nei dati sintetici, proprio come nei dati reali, possono portare a risultati inaccurati e imprecisi, specialmente nei modelli di machine learning le cui previsioni vengono utilizzate per prendere decisioni che impattano sulle persone. È importante identificare e mitigare eventuali bias presenti nei dati originali e garantire che non vengano amplificati nei dati sintetici. Questo comporta l’analisi dei dati per segmenti o gruppi sottorappresentati e la generazione mirata di dati sintetici per bilanciare la distribuzione dei dati. Affrontare i bias aiuterà a creare dati sintetici equi e imparziali che possono essere utilizzati per prendere decisioni affidabili.
Come integrerai i dati sintetici con i dati reali?
Integrare i dati sintetici con i dati reali può migliorare il dataset complessivo e le prestazioni del modello. In alcuni casi, ciò comporta la fusione dei dati sintetici con i dati del mondo reale per creare un dataset completo per lo sviluppo e/o il testing. In altri casi, sarà più efficace concentrare l’uso dei dati sintetici più specificamente sulla validazione per testare la robustezza dell’uso dei modelli per prendere decisioni.
In ogni caso, è essenziale garantire che i dati sintetici completino i dati reali senza introdurre incoerenze. Una corretta integrazione permetterà di sfruttare i benefici sia dei dati sintetici che di quelli reali, portando a modelli più robusti e accurati e, in ultima analisi, a decisioni migliori.
Ponendo queste sei domande prima di generare dati sintetici, puoi garantire che i dati creati siano di alta qualità, preservino la privacy e servano efficacemente allo scopo previsto. I dati sintetici hanno un enorme potenziale nel mondo della data science e del machine learning e, con un’attenta considerazione, possono essere una risorsa preziosa per i tuoi sforzi di sviluppo dell’IA.
Glossario
GAN - Generative Adversarial Network
Una GAN è un'architettura di deep learning. Addestra due reti neurali a competere l'una contro l'altra per generare nuovi dati da un determinato dataset di training. Ad esempio, si possono generare nuove immagini da un database di immagini esistente o musica originale da un database di canzoni. Una GAN si chiama antagonista perché addestra due reti diverse e le mette l'una contro l'altra: una rete genera nuovi dati sintetici, mentre l’altra rete tenta di capire se i dati che le arrivano in input sono generati dalla rete antagonista o appartengono al dataset originale. In altre parole, la rete di discriminazione determina se i dati generati sono falsi o reali. Il processo di apprendimento è iterativo: il Generatore cerca di ingannare il Discriminatore, mentre quest’ultimo migliora nel riconoscere i dati falsi. Con il tempo, il Generatore diventa sempre più abile a produrre dati realistici fino a quando il Discriminatore non è più in grado di distinguere i valori falsi da quelli originali. Scopri di più al seguente link
SMOTE - Synthetic Minority Oversampling
La tecnica del sovracampionamento sintetico delle minoranze è un metodo utilizzato per affrontare il problema dello squilibrio di classe nei set di dati. Lo squilibrio di classe si verifica quando il numero di istanze in una classe supera significativamente il numero di istanze in un'altra classe, portando a modelli distorti che hanno prestazioni scadenti sulla classe sottorappresentata. La SMOTE mira a creare un set di dati più bilanciato aumentando il numero di istanze nella classe di minoranza, migliorando così la capacità del modello di apprendere da tutte le classi in modo efficace.
ABM - Modellazione agent-based
Si tratta di una tecnica di simulazione computazionale che riproduce le azioni e le interazioni di agenti autonomi per valutare i loro effetti sul sistema nel suo complesso.
Differential Privacy
Rappresenta un approccio alla gestione dei dati progettato per proteggere la privacy degli individui nel momento in cui è necessario analizzare o elaborare informazioni sensibili. Consiste in un insieme di tecniche e principi matematici che consentono di effettuare analisi statistiche su dati senza rivelare informazioni personali o identificabili sugli individui ai quali tali dati afferiscono.
31 gennaio 2025
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