Da qualche mese SAS è diventata partner di SheTech, l’associazione no profit nata con l’obiettivo di colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell’imprenditoria, attraverso attività di networking, empowerment e formazione.
Ho avuto il piacere di parlarne con Chiara Brughera, Founder & Managing Director di SheTech, che mi ha raccontato come nasce la community e quali sono i valori alla sua base.
Come nasce SheTech e da quali intuizioni?
SheTech nasce nel 2009 dal bisogno di un gruppo di donne che lavoravano nel settore della tecnologia e dell’innovazione e dal loro interesse nel cercare di portare un cambiamento positivo all’interno di questi settori. La nostra associazione vuole cercare di colmare il gender gap nel digitale, nella tecnologia e nell’imprenditoria, un gap che è ancora molto alto non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Infatti, secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, ci vorranno 135.6 anni a colmare il divario di genere, un divario che è più alto nei settori dove sono richieste competenze tech.
Quali sono i valori alla base di SheTech?
Le nostre 3 parole chiave sono community, empowerment e formazione.
SheTech è una community, perciò uno dei nostri obiettivi è proprio quello di organizzare attività di networking e confronto così che i nostri associati e le nostre associate possano confrontarsi, condividere competenze ed esperienze.
Empowerment perché vogliamo eliminare gli stereotipi di genere, valorizzare role model del settore raccontando le loro storie e supportando le donne nella loro crescita professionale e personale anche tramite lo sviluppo delle soft skills.
L’ultimo tassello è la formazione, sia sulle competenze digitali con una serie di corsi pratici su tematiche legate ai trend del settore, in ottica di upskilling e reskilling, ma anche competenze tech, per avvicinare le donne alla programmazione, formarle tramite corsi di coding, e appassionare anche le giovani generazioni alle materie STEM.
Perché è importante per voi stringere collaborazioni e partnership con il mondo delle aziende?
Secondo il Global Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum, il livello globale del gender gap è del 68%, un passo indietro rispetto al 2020. Di questo passo si stima che ci vorranno 135.6 anni per colmare il divario di genere. .
L’Italia si posiziona al 63° posto (salendo di 13 posizioni rispetto al 2020) nella classifica che analizza quattro diversi ambiti: partecipazione e opportunità economiche, istruzione, salute e leadership politica in 156 paesi diversi.
A livello italiano la percentuale di ragazze che scelgono corsi STEM sul totale delle iscritte in università è pari a circa il 18%. Pur presentando risultati accademici più elevati, i tassi di occupazione e retribuzione sono più bassi rispetto agli uomini.
I dati ci confermano che c’è ancora molta strada da fare per colmare il gender gap, che nei settori dove sono richieste competenze tech è molto alto. Per questo è molto importante per noi collaborare con le aziende che condividono la nostra missione e che sono interessate alle tematiche di diversity e inclusion, per far crescere ulteriormente la community e lavorare insieme per colmare il gender gap.
Che cosa possiamo fare concretamente per colmare il gender gap?
Crediamo che sia necessario non solo parlare del problema del divario di genere ma soprattutto agire e fare attività concrete.
Ad esempio, noi di SheTech con i nostri partner riusciamo ad amplificare il nostro impatto sul territorio. Insieme alle aziende con cui lavoriamo creiamo una serie di progetti, alcuni dedicati alle dipendenti e ai dipendenti come corsi sulle soft skills, corsi di tecnologia e robotica per i loro bambini e le loro bambine e attività di mentorship. Non ci fermiamo qui: facciamo anche molte iniziative di sensibilizzazione, di formazione su tematiche tech come coding, machine learning e data science.
Inoltre, abbiamo l’opportunità di intervistare e far conoscere al nostro network tante e tanti role model, donne e uomini che lavorano in ambito digitale e tech che ci raccontano le loro storie, i loro background, le difficoltà che hanno affrontato nelle loro carriere e danno consigli pratici sia per le giovani che stanno scegliendo il loro percorso di carriera, sia per le donne che già lavorano in questi settori e vogliono crescere professionalmente.
Credo che la spinta per colmare questo divario debba infine arrivare anche da noi donne: è fondamentale fare quello che veramente ci piace e ci soddisfa, assecondare i nostri interessi senza aver paura di buttarsi, sempre stando con i piedi per terra e guardando a che cosa il mercato del lavoro offre.
Quali progetti futuri avete in serbo?
Per il prossimo anno puntiamo a far crescere ancora di più la nostra community, che ad oggi conta più di 800 persone, e il suo valore. vogliamo continuare a lavorare sul tema delle role model portando e raccontando nuove storie. da febbraio inoltre attiveremo il nostro programma di mentorship per la community e riprenderemo tutta la formazione digitale, soft skills e tech con nuove tematiche e attività pratiche online e in presenza.
Grazie Chiara per aver condiviso la tua visione. Anche io sono convinta che ci sia ancora molta strada da fare per colmare il gender gap, soprattutto nei settori tech e quanto la collaborazione tra community, aziende e associazioni che promuovono e credono nei temi di diversity e inclusion sia fondamentale per agire concretamente.
In questo senso, SheTech contribuisce ogni giorno al cambiamento positivo del mondo del lavoro negli ambiti STEM per rendere l’ambiente sempre più meritocratico e inclusivo, capace di connettere talenti e creare nuove opportunità. Una filosofia che condividiamo anche in SAS e che ci rende molto felici di questa partnership.
Insieme a SheTech abbiamo organizzato numerose attività: pillole formative e webinar virtuali insieme ai nostri esperti e dirette Instagram del form #SteTechBreakfast: