Innovation Sparks
Dipartimento del Tesoro: come valutare efficacemente i rischi per le garanzie statali
Intervista a: Michele Petrocelli, Responsabile Ufficio di Coordinamento informatico del Dipartimento del Tesoro - Ministero Economia e Finanza.
Una cabina di monitoraggio delle garanzie statali concesse alle imprese al fine di stimare con precisione i rischi di default, tenendo conto, in modo dinamico, anche dell’eccezionalità di certi periodi e avvenimenti, come quello della crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. Al Dipartimento del Tesoro del MEF - Ministero Economia e Finanza, gli advanced analytics supportano le metodologie di risk management. Ne parliamo con Michele Petrocelli, responsabile dell’Ufficio di Coordinamento informatico del Dipartimento del Tesoro, Ministero Economia e Finanza.
Il MEF ha utilizzato
l’analisi dei dati per
fronteggiare gli
impatti economici
della pandemia
L’estensione delle garanzie statali è una delle principali misure adottate dal Governo italiano per scongiurare la trasmissione degli effetti della crisi pandemica legata al Covid-19, nonché di quelli legati alle chiusure delle attività economiche a seguito dei differenti lockdown. Già a partire dalla primavera del 2020, con l’inizio dell’emergenza sanitaria, il Governo italiano ha introdotto un insieme di strumenti a supporto dell’economia (in particolare per la liquidità delle piccole e medie imprese) sfruttando le opportunità offerte dal Temporary Framework europeo.
La tempestività con la quale si è riusciti a fronteggiare gli impatti economici provocati dall’emergenza sanitaria è frutto di un progetto interno del Dipartimento del Tesoro, presso il MEF – Ministero Economia e Finanza, che ha sfruttato le capacità di analisi avanzata dei dati per migliorare il risk management, in particolare per affinare la metodologia attraverso cui è stimato il rischio di default delle imprese che ottengono le garanzie pubbliche.
"Abbiamo realizzato per il Dipartimento del
Tesoro un sistema importantissimo perché
propedeutico alla definizione degli stanziamenti
di Bilancio necessari alla copertura delle perdite
attese. Di fatto, siamo riusciti a sviluppare in
tempi estremamente rapidi i modelli di rischio
sui principali fondi di garanzie di Stato."
MICHELE PETROCELLI
Responsabile Ufficio di Coordinamento informatico
del Dipartimento del Tesoro - Ministero Economia e Finanza
“Abbiamo realizzato per il Dipartimento del Tesoro un sistema importantissimo perché propedeutico alla definizione degli stanziamenti di Bilancio necessari alla copertura delle perdite attese. Di fatto, siamo riusciti a sviluppare in tempi estremamente rapidi i modelli di rischio sui principali fondi di garanzie di Stato.”
MICHELE PETROCELLI
Responsabile Ufficio di Coordinamento informatico del Dipartimento del Tesoro - Ministero Economia e Finanza
Le garanzie statali sono state una leva importante nella lotta contro la crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19 e molto probabilmente continueranno ad esserlo ancora per diverso tempo. In che modo il Dipartimento del Tesoro interviene nel supporto alle decisioni, in particolare per la gestione di queste misure di sostegno volute dal Governo?
Al Dipartimento del Tesoro la digitalizzazione dei processi è la regola principe nell’implementazione delle normative di settore, l’innovazione tecnologica è quindi un obiettivo primario. In questo anno di pandemia, il ricorso alla tecnologia ha rappresentato l’unica strada possibile per dare attuazione in modo sicuro e controllato alle decisioni del legislatore, ancor di più nel caso della gestione delle garanzie statali.
Nello specifico, in collaborazione con i gestori dei fondi (SACE S.p.A. per Garanzia Italia e Fondo di Garanzia per i rischi non di mercato legati all’export, e Mediocredito Centrale - MCC per il Fondo centrale di garanzia per le PMI), abbiamo realizzato per il Dipartimento del Tesoro un sistema che ci permette di garantire un monitoraggio costante delle garanzie concesse sulla base dei principali fattori di rischio ad esse associati; si tratta di un sistema importantissimo perché propedeutico alla definizione degli stanziamenti di Bilancio necessari alla copertura delle perdite attese.
Di fatto, siamo riusciti a sviluppare in tempi estremamente rapidi i modelli di rischio sui principali fondi di garanzie di Stato. Questo ci ha permesso di monitorare le esposizioni (quindi i rischi di insolvenza) e i corrispondenti rischi di escussione rispetto agli strumenti introdotti dal Governo, nonché fornire alle strutture tecniche del Tesoro gli aggiornamenti delle stime contemporaneamente all’evoluzione dei portafogli.
L’erogazione delle garanzie pubbliche di sostegno all'economia comporta una puntuale valutazione del rischio (primo fra tutti quello di insolvenza e di fallimento delle imprese). Come effettuate questo monitoraggio e quali parametri prendete in considerazione nel calcolo del rischio?
I modelli di rischio sviluppati dal Dipartimento del Tesoro consentono di stimare le perdite attese sui vari fondi secondo una metodologia attuariale, ossia attraverso il calcolo delle probabilità del verificarsi di certi eventi. Nel caso specifico della gestione delle garanzie pubbliche, ciò che dobbiamo valutare e mitigare sono i rischi di insolvenza e di fallimento delle imprese verso le quali concedere i fondi di garanzia. I modelli di rischio che abbiamo implementato tengono conto, quindi, di differenti variabili, in primis lo sviluppo dei flussi di cassa dei singoli finanziamenti garantiti e le ipotesi di rischiosità delle singole imprese beneficiarie.
Gli scenari possibili (quelli che consentono la valutazione effettiva del rischio) vengono generati tenendo conto sia degli andamenti macroeconomici prevalenti, sia di eventi di natura più “micro”, anche temporanei, come le differenti fasi di evoluzione della crisi generata dal Covid-19.
Le stime ottenute con i modelli di rischio, inoltre, ci permettono di valutare in modo accurato anche gli impatti delle escussioni attese sulle principali variabili di Finanza Pubblica (deficit e debito).
Qual è il ruolo della tecnologia in questo specifico ambito? In cosa le soluzioni SAS vi danno concretamente supporto?
La piattaforma che abbiamo adottato ci ha permesso, come accennato, di sviluppare rapidamente i modelli di perdita attesa grazie al framework attuariale disponibile all’interno della soluzione stessa (vale a dire grazie ai sistemi di analisi dei dati e ai calcoli matematici già integrati nella componente Risk Management).
Utilizzando un approccio disaggregato per singolo finanziamento, siamo riusciti ad ottenere stime molto accurate con la possibilità di valutare il rischio stimato anche per singolo settore di attività economica e ripartizione geografica.
La soluzione SAS Viya ci ha anche consentito di monitorare costantemente l’andamento dei fondi, elemento indispensabile per poter elaborare una aggiornata reportistica di Business Intelligence (semplice e comprensibile in modo rapido con SAS Visual Analytics) necessaria alle strutture tecniche del Tesoro durante le varie fasi della pandemia.
La gestione molto agevole di grandi moli di dati è un altro importante elemento di valore che ci ha permesso di sviluppare i modelli di rischio e la reportistica correlata in maniera snella ed anche di integrarla in modo semplice con le altre componenti applicative del sistema di gestione delle garanzie.
Alla luce delle considerazioni fatte fino ad ora, quali sono le prospettive future per l’applicazione e l’estensione di utilizzo di questa piattaforma?
Nel breve periodo, la piattaforma contribuirà al completamento del progetto di gestione e monitoraggio dei principali fondi di garanzia dello Stato, anche attraverso lo sviluppo della modellistica di tipo stocastico (ossia in processi di risk management che sfruttano modelli matematici di calcolo delle probabilità adatti a studiare l'andamento dei fenomeni che seguono leggi casuali, aleatorie).
In una prospettiva di medio e lungo termine, l’obiettivo è valutare l’opportunità di un utilizzo più esteso della piattaforma per le analisi che saranno effettuate nell’ambito delle attività di gestione integrata dei rischi finanziari e non finanziari, secondo logiche coerenti con i principali indirizzi individuati in ambito internazionale.
Le opportunità del Temporary Framework europeo
A partire dalla primavera 2020, con l’inizio dell’emergenza sanitaria, il Governo italiano ha introdotto un insieme di strumenti a supporto dell’economia, in particolare per la liquidità delle piccole e medie imprese sfruttando le opportunità offerte dal Temporary Framework europeo.
In particolare, con il cosiddetto decreto “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020) si è deciso di ampliare il Fondo centrale di garanzia per le Piccole e Medie Imprese (PMI), sia in termini di dotazioni sia di operatività: dei 117 miliardi di euro di debito garantito accertati al 31 dicembre 2020, 96,5 miliardi di euro (pari al 5,8% del PIL) erano attribuibili alle garanzie connesse all’emergenza Covid-19.
Inoltre, con il decreto “Liquidità” (articolo 1 del D.L. n. 23/2020) è stato istituito un nuovo fondo di garanzia, con un massimale di 200 miliardi di euro, per favorire l'accesso al credito di imprese piccole, medie e grandi.
Dalla recente comunicazione della task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo (divulgata a giugno 2021), emerge che i volumi complessivi di finanziamenti garantiti ammontano a:
- 24,5 miliardi di euro per “Garanzia Italia”;
- 162,9 miliardi di euro per le domande pervenute dal 17 marzo 2020 al Fondo centrale di garanzia per le PMI.
Per approfondire la tematica del Risk Management scarica il white paper
From Crisis to Opportunity: Redefining Risk Management | SAS
18 agosto 2021
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