Innovation sparks
AI e innovazione dei dati: come l’intelligenza artificiale cambia i processi e protegge le informazioni
Naica Tedesco, Senior Manager di Target Reply con anni di esperienza nella consulenza strategica dei dati, condivide una visione pragmatica sull’AI, in cui il potenziale innovativo si bilancia con la necessità di garantire sicurezza e privacy.
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Nell’era dell’intelligenza artificiale e della gestione avanzata dei dati, le aziende si trovano a fronteggiare sfide importanti per sfruttare appieno il potenziale delle nuove tecnologie. Tra le questioni cruciali emergono il rispetto della privacy e la protezione dei dati sensibili, aspetti fondamentali per costruire un’AI realmente affidabile. I dati sintetici si rivelano una risorsa chiave: possono riprodurre le proprietà statistiche dei dati reali, permettendo alle aziende di sperimentare e addestrare modelli di AI senza compromettere la sicurezza. Parallelamente, l’AI sta portando a un’evoluzione operativa, con l’adozione di assistenti virtuali che ottimizzano processi complessi, integrando informazioni da più fonti per migliorare l’efficienza aziendale.
Inoltre, le collaborazioni strategiche con partner tecnologici rappresentano una risorsa preziosa per sviluppare soluzioni su misura, progettate per rispondere alle esigenze specifiche dei dipartimenti. È ciò di cui ci parla Naica Tedesco, Senior Manager di Target Reply, in questa intervista.
Quali sono le paure e le resistenze che le aziende mostrano nell'adottare l’Intelligenza Artificiale? Come rispondete a chi la vede ancora come una 'scommessa' rischiosa?
Attualmente, osserviamo un mercato in cui coesistono diversi livelli di maturità nell’adozione dell'intelligenza artificiale. Esistono aziende con un approccio già consolidato e che intravedono nell’AI un'opportunità concreta di crescita, ma anche altre che si avvicinano con maggiore cautela.
Uno dei principali ostacoli che incontriamo è legato alla paura di alcuni clienti di esporre dati riservati: temono che l’inclusione di queste informazioni nei sistemi di AI possa rendere visibili dettagli aziendali sensibili. Anche nei casi in cui l’AI non accede direttamente a dati personali, i clienti desiderano comunque una certa garanzia di riservatezza per tutto ciò che concerne le loro specificità operative. Parallelamente, riscontriamo un residuo di diffidenza culturale, con alcuni interlocutori che si chiedono se l’AI possa davvero essere utile per il loro business o se sia semplicemente una promessa senza un effettivo valore pratico. La sfida, quindi, è duplice: da un lato, dobbiamo fornire soluzioni che siano sicure e rispettino le normative; dall’altro, ci impegniamo a dimostrare l’effettivo valore aggiunto dell’intelligenza artificiale per ciascun cliente, adattandoci al loro specifico contesto aziendale.
La sfida è duplice: da un lato, dobbiamo fornire soluzioni che siano sicure e rispettino le normative; dall’altro, ci impegniamo a dimostrare l’effettivo valore aggiunto dell’intelligenza artificiale per ciascun cliente, adattandoci al loro specifico contesto aziendale. Naica Tedesco Senior Manager Target Reply
In che modo i dati sintetici stanno rivoluzionando la gestione della privacy e della sicurezza aziendale? Come rendere questa tecnologia più accessibile e utile per i vostri clienti?
In Target Reply, siamo particolarmente entusiasti del potenziale dei dati sintetici e lavoriamo su questo fronte già da un paio d’anni. La loro peculiarità risiede nel fatto che si tratta di dati artificiali che mantengono le stesse proprietà statistiche di quelli reali, ma non contengono informazioni personali. Questa caratteristica li rende anonimi per definizione, risolvendo molte delle problematiche legate alla privacy e alla protezione dei dati. La nostra soluzione è stata progettata per semplificare sia la creazione di questi dati sintetici sia la loro interpretazione: attraverso una serie di dashboard intuitive, l’utente può confrontare in tempo reale le caratteristiche dei dati sintetici con i dati originali. Questo offre un’esperienza molto trasparente e consente di capire meglio il comportamento dei dati senza rinunciare alla sicurezza.
Per esempio, uno degli utilizzi che trovo estremamente interessante è l’addestramento dei modelli di machine learning. I dati sintetici possono, infatti, risolvere un problema frequente: quello delle classi sbilanciate. Immaginiamo, ad esempio, un dataset antifrode in cui i casi di frode siano pochi rispetto al totale: utilizzare dati sintetici permette di bilanciare il dataset, migliorando l’efficacia del modello predittivo. Grazie a questo approccio, possiamo anche fornire ai nostri clienti strumenti più potenti per sperimentare, testare e validare soluzioni in un ambiente sicuro.
In che modo l'AI può alleggerire le attività quotidiane e migliorare l’efficienza aziendale? Come è possibile supportare il personale nei compiti più complessi e ripetitivi?
Per migliorare l’efficienza operativa, puntiamo a sviluppare soluzioni mirate che permettano di ottimizzare le attività più onerose in termini di tempo. Ad esempio, spesso implementiamo 'assistenti virtuali' che aiutano il personale a svolgere più rapidamente compiti ripetitivi o complessi. Questi assistenti non si limitano a replicare una ricerca nei documenti aziendali: grazie a tecnologie avanzate, riescono a mettere insieme informazioni da più fonti e fornire una risposta precisa e dettagliata in linguaggio naturale.
Vi è poi la possibilità di visualizzare le fonti delle risposte, così che i dipendenti possano verificare da dove proviene l’informazione, aumentando così la fiducia verso l'AI e la sicurezza dei dati utilizzati. Con queste soluzioni, i nostri clienti sperimentano un aumento dell’efficienza operativa e una semplificazione nei processi, supportando i diversi dipartimenti aziendali nella gestione di attività quotidiane.
Quale visione avete per il futuro dei vostri clienti e come intendete usare l’AI e i dati sintetici per trasformarla in realtà? Quali soluzioni innovative vedete all'orizzonte per superare le sfide attuali e creare valore concreto?
La nostra ambizione è quella di proseguire nello sviluppo di acceleratori e assistenti virtuali, come le soluzioni basate sui dati sintetici, per rendere ancora più fluido e sicuro l'accesso ai dati e ottimizzare i processi aziendali. Pensiamo che molti degli attuali ostacoli all'adozione dell’AI verranno superati nei prossimi anni, dato il ritmo con cui la tecnologia si sta evolvendo e diffondendo.
In Target Reply, abbiamo una cultura aziendale orientata all’innovazione continua: ci teniamo costantemente aggiornati sulle ultime tecnologie per identificare le soluzioni più innovative. Questo è un aspetto che cerco di trasmettere anche alle nuove generazioni che si uniscono a noi, incoraggiandole a esplorare e sperimentare. Il nostro impegno è quello di migliorare costantemente e proporre ai clienti soluzioni all’avanguardia, sempre pronte ad adattarsi ai cambiamenti e a garantire il massimo valore.
In che modo una partnership strategica come quella con SAS fa la differenza per il successo dei progetti? Quali valori e benefici concreti emergono da questa collaborazione?
Il rapporto con SAS è fondamentale, non solo per il supporto tecnico e la continuità, ma per la filosofia di collaborazione che caratterizza la partnership. SAS ha sempre avuto come mission quella di diffondere tecnologia e competenza. Condividere queste competenze è essenziale perché ci permette di portare avanti progetti di ampio respiro. Abbiamo un rapporto di collaborazione in varie aree: nella delivery, nelle vendite di software e nella formazione. L'obiettivo è di portare ai nostri clienti non solo soluzioni tecnologiche, ma anche supporto e formazione, grazie alla certificazione di alcuni nostri formatori come erogatori SAS.
In che modo la collaborazione con SAS contribuisce a offrire soluzioni mirate e strategiche ai vostri clienti?
Abbiamo una collaborazione consolidata e fruttuosa con SAS. Io stessa ho iniziato la mia carriera lavorando come analista SAS, e ho quindi avuto modo di osservare l’impatto di questa tecnologia nelle aziende. Molti dei nostri clienti considerano SAS un alleato indispensabile, in quanto li supporta quotidianamente nelle operazioni sui dati. Non sarebbero mai disposti ad abbandonare SAS, per loro è un supporto strategico vitale.
Ciò che rende SAS unica è la sua visione business-oriented: non si tratta solo di una tecnologia avanzata, ma di un partner che offre soluzioni progettate per rispondere a necessità specifiche di ogni dipartimento. Questa combinazione di innovazione tecnologica e attenzione al contesto aziendale è ciò che apprezziamo di più e ci permette di proporre ai nostri clienti strumenti realmente utili.
Quali sono le competenze che fanno davvero la differenza nel mondo dell’AI? Quali qualità personali ritieni indispensabili?
Dire che le competenze richieste vanno oltre le competenze tecniche. La curiosità e la capacità di adattarsi al cambiamento sono qualità essenziali.
A chi entra nel mondo del lavoro, consiglio di sviluppare un atteggiamento flessibile e di avere consapevolezza che l’apprendimento non si ferma mai: le tecnologie e le esigenze del mercato cambiano rapidamente, e serve essere disposti a reinventarsi.
Penso che l’adozione dell’AI e dei dati sintetici stia trasformando il modo in cui le aziende possono gestire i dati e ottimizzare i propri processi. Le organizzazioni pronte a investire nella sicurezza dei dati e nelle soluzioni innovative non solo avranno accesso a strumenti più performanti, ma riusciranno anche a costruire un ambiente di lavoro che valorizza la produttività e la collaborazione. La chiave risiede nell’abbracciare una visione aperta all’evoluzione tecnologica, bilanciando l’innovazione con un’attenzione costante alla privacy e alla trasparenza.
I valori che emergono sono chiari: affidabilità, adattabilità e un focus costante sulle esigenze specifiche di ogni azienda. Con questo approccio, l’AI e i dati sintetici non sono solo strumenti, ma leve strategiche per un futuro aziendale più efficiente, sicuro e orientato al valore. Questo scenario richiede alle aziende di formare team non solo competenti dal punto di vista tecnico, ma anche mentalmente flessibili e curiosi, pronti a cogliere le sfide e le opportunità che l’AI è destinata a portare.
15 novembre 2024
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