Education & Future
Non ci sarà nessun Future of Work, senza un Present of Learning
Articolo di Alberto Maestri, Professore di Communication & Media Strategy, Università IULM di Milano
Tempo di lettura: 3 min
Di Future of Work se ne parla tanto, tantissimo. I motivi sono tanti e tutti molto convincenti: l’accelerazione tecnologica che porta a ripensare continuamente il nostro skillset, gli eventi che hanno interessato e stanno interessando il globo, la crescente competitività di persone e aziende che forza a spostare l’asticella sempre più in là
Upskilling, Reskilling, Data Literacy, Digital Readiness, Digital Mindset sono solo alcune delle parole chiave nelle conversazioni sempre più ricorrenti e profittevoli tra accademia, business e altri stakeholder. Secondo l’ultimo report Future of Jobs 2023 pubblicato la scorsa estate dal World Economic Forum, quasi il 50% (per l’esattezza, il 44%) delle core skills di chi lavora oggi dovrà essere rivisto e aggiornato nei prossimi 5 anni. Le Top Skills in crescita verticale e che dunque risulteranno centrali negli anni a venire riportate dallo stesso WEF sono indicate di seguito.
L'ascesa delle soft skills
Mi affascina sempre vedere come la maggior parte di queste siano riferite alle cosiddette soft skills, ovvero alle competenze trasversali e situazionali non necessariamente legate al “saper fare” un particolare mestiere. Certamente, le competenze in ambito AI & Big Data saranno pervasive per via di una società sempre più algoritmica e algoritmata, così come il pensiero laterale e creativo.
Chi poi riuscirà a unirle tra loro avrà un effetto ancora più accelerato e risultati virtuosi sul mercato del lavoro. Magari, integrando anche una sana dose di curiosità e di voglia di apprendere sempre e comunque, seguendo quel mindset di perpetual beta tanto utile oggi.
Queste considerazioni finali mi riportano sempre a una massima - che devo riportare fedelmente in inglese affinché il gioco di parole tenga - che sono solito usare spesso quando in aula tratto di trasformazione digitale e di digital mindset: you don’t know, what you don’t know. Ovvero, la voglia di aggiornamento e miglioramento continuo deriva anche da una necessità legata al fatto che del doman non v'è certezza. Bisogna allora lavorare e rinforzare l’oggi per farsi trovare pronti..
Cosa ne sarebbe del Future of Work, senza il Present of Learning
Spesso, in effetti, nei discorsi sui profondi cambiamenti del mercato del lavoro legati a dove tutto questo ci porterà nel futuro, manca un elemento fondamentale: l’oggi. Perché quello che saremo domani, parte dall’oggetto del nostro focus e delle nostre energie oggi.
In tale situazione, la formazione diventa centrale. Una formazione che esce dai banchi di scuola ed entra in azienda, per poi tornare in accademia trasformata e aggiornata. Un continuo va-e-vieni che genera effetti virtuosi e plasma il management talentuoso di domani.
All’interno di quest’ultima riflessione, insieme al Team di SAS Italy abbiamo dato vita a un laboratorio di sperimentazioni e comunicazione innovativa tra le aule dell’Università IULM di Milano.
50 studenti e studentesse italiani e internazionali si sono messi alla prova, presentando 8 project work sulla sfida più difficile: guardarsi allo specchio come #GenZ e chiedersi in che modo riuscire a coinvolgere le persone di pari età ad appassionarsi sempre di più al mondo dei Dati e degli Analytics.
Ci hanno raccontato i dati, l’innovazione e il futuro visti dai loro occhi, hanno dato ampio spazio alla loro creatività per realizzare video, immagini e contenuti, condividendo spunti e stimoli preziosi e diventando veri e propri portavoce dell’innovazione data-driven. Ecco alcuni dei bellissimi progetti realizzati:
Una sfida di forma e di sostanza, considerando il grande impegno dell’aula e le criticità di questi temi proprio per il futuro delle generazioni più giovani. Non a caso, lo stesso report del World Economic Forum che ho citato a inizio articolo sottolinea come le competenze AI e Dati rientrano tra le top 10 per priorità di sviluppo e consolidamento per via della forte domanda dal mercato del lavoro entro il 2027.
Comunicare bene e in modo convincente questi temi ai più giovani è semplicemente essenziale.
26 gennaio 2024
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