Nel mercato ICT si parla ormai costantemente di cloud computing, grazie alla varietà di servizi e soluzioni che la nuvola è in grado di garantire per supportare la trasformazione digitale delle aziende. Il cloud sta generando una profonda evoluzione nelle professioni legate al mercato dell’informatica, dove emerge la figura del cloud architect, il progettista delle infrastrutture IT del futuro.
Le professioni del futuro
Un recente studio dell’Osservatorio Competenze Digitali, presieduto dall’AICA, ha identificato nei professionisti del cloud il margine di crescita più elevato per quanto riguarda le figure più ricercate nel mercato ICT. In questo contesto, spicca il ruolo del cloud architect, il responsabile delle strategie legate al cloud computing di un’azienda, che oltre alle nude soluzioni tecnologiche necessita delle capacità progettuali per configurare un’infrastruttura IT idonea a soddisfare nello specifico le esigenze di business.
Il cloud computing
Tutte le risorse IT (server, infrastrutture, piattaforme, storage, rete, ecc.) vengono rese disponibili dal cloud service provider, con la possibilità di scalarle dinamicamente in funzione dei carichi di lavoro previsti. Se i servizi in cloud facilitano l’operatività dell’utente finale, altrettanto non si può dire che per chi deve destreggiarsi nella configurazione delle soluzioni nel cloud privato, pubblico e ibrido, pescando tra le offerte di decine di provider differenti. La naturale complessità delle architetture cloud rende assolutamente auspicabile il supporto progettuale di un cloud architect.
Cosa fa un cloud architect
Secondo Gartner, il cloud architect assolve tre funzioni fondamentali:
Il cloud architect è una figura poliedrica, in grado di fare da ponte tra gli obiettivi di business, le esigenze tecnologiche e la disponibilità in termini di budget. Il cloud architect deve innanzitutto analizzare le capabilities di un’azienda e mettere a punto una strategia per descrivere cosa migrare in cloud, quando farlo e quali tecnologie utilizzare, selezionandole attentamente sul mercato.
Il cloud architect deve inoltre assicurare un ROI funzionale alle aspettative di business, dopo aver ottenuto dai decision maker le risorse necessarie per soddisfare gli obiettivi prefissati. A livello di governance, deve garantire che i carichi di lavoro in cloud si svolgano con un adeguato livello di visibilità, nel controllo dei costi, dei requisiti di sicurezza informatica e di conformità alle normative vigenti.
Percorso accademico, certificazioni e competenze
La natura eclettica dell’incarico non prevede per il cloud architect un’unica soluzione nell’iter formativo, in quanto la laurea, solitamente conseguita in una disciplina informatica, costituisce soltanto il punto di partenza del percorso necessario per acquisire la base di competenze utile per esercitare con successo questa complessa ed affascinante specializzazione.
Inoltre, nella supervisione del progetto, il cloud architect deve sapersi relazionare con tutte le figure tecniche e manageriali coinvolte nel cloud journey, compito non sempre facile ma che può essere agevolato anche qui, dal conseguimento di apposite certificazioni in project management come PMP, PRINCE2, SCRUM. La conoscenza delle dinamiche di business e le capacità di trattativa con i vendor completano infine un parco di skill decisamente eterogeneo, maturabile soltanto con un adeguato livello di seniorship.
I settori in cui il cloud architect è più richiesto
Il cloud architect è pertanto una figura chiave per tutte le aziende impegnate in un percorso di transizione digitale e può essere sia internalizzata che demandata a una consulenza esterna, ipotesi frequente soprattutto nell’ambito delle PMI. Oltre all’assunzione diretta in azienda, il cloud architect può trovare impiego nell’organico dei vendor, chiamati a sostenere i propri partner di canale, nei system integrator e nei solution provider attivi nell’ambito dei servizi in cloud.