Quando la gestione dell'urgenza diventa intelligente

Che impatto ha la gestione dell’emergenza sanitaria sulla vita di una città?
Le soluzioni analitiche possono diventare uno strumento di pianificazione urbanistica per migliorare il livello di servizio nelle metropoli. In vista dell’Esposizione Universale del 2015, il flusso previsto di 29 milioni di turisti quale impatto avrà sul sistema di emergenza e urgenza di Milano e Lombardia? Abbiamo girato la domanda a Piero Maria Brambilla, Chief Information Officer di AREU, l’azienda regionale di emergenza e ad Andrea Pagliosa, Responsabile dei processi per la centralizzazione dei dati di Regione Lombardia.

Città intelligenti e Sanità

Per Piero Brambilla le città intelligenti saranno l’infrastruttura immateriale, un nuovo genere di bene comune su cui andrà a confluire la gestione di tutti i servizi. Per il momento le città sono soprattutto dei centri di costo e per questo «è necessario ripensare l’offerta dei servizi pubblici in un’ottica di utilità sociale – spiega Piero Brambilla – ma quando si parla di ottimizzazione dei processi, e di mezzo ci sono la salute e la vita delle persone, il concetto di performance assume un significato diverso, che va oltre il conto economico e la gestione delle risorse, in ottica aziendale».

L’investimento complessivo in ICT della sanità nazionale ammonta a 1,3 miliardi di euro, poco più dell’1% della spesa sanitaria pubblica. Si tratta di una spesa frutto di investimenti “ridotti e maldistribuiti”. «Occorre far comprendere che l’investimento in ICT – nota Brambilla – fa crescere l’efficienza e, quindi, riduce i costi. Senza dimenticare che l’adozione di «un sistema flessibile di analisi e monitoraggio delle operazioni riduce la complessità, gli errori, i costi di gestione del personale e ottimizza i tempi di intervento. E per noi il tempo è veramente un fattore vitale».

Governance e responsabilità

«Le soluzioni analitiche per il monitoraggio delle attività rappresentano una delle principali risorse a disposizione del sistema sanitario – dichiara Andrea Pagliosa – per conseguire risultati in termini di efficacia, efficienza ed economicità». Non solo. Per Piero Brambilla, si tratta di «una questione di governance e di assunzione di responsabilità a tutti i livelli del sistema sanitario di urgenza ed emergenza in Lombardia».

I temi della razionalizzazione della spesa pubblica e al tempo stesso di maggior qualità dei servizi per cittadini, infatti, sono al centro dell’attenzione della spending review. «AREU dal 2008 – spiega Piero Brambilla – ha il compito di promuovere l’evoluzione del sistema di emergenza e urgenza sanitaria (118) sviluppando l’integrazione a rete dell’assistenza intra ed extraospedaliera e fornendo valore aggiunto alla gestione delle patologie acute e complesse. La sua mission è quella di garantire, implementare e rendere omogeneo nel territorio lombardo, il soccorso sanitario di emergenza e urgenza, anche in caso di maxiemergenze. Il “sistema di soccorso” gestisce attualmente dieci centrali operative e cinque basi di elisoccorso, su una estensione geografica di quasi 24mila km quadrati, con 281 mezzi di soccorso di base su ruota, 34 mezzi di soccorso infermieristici e 63 mezzi di soccorso avanzato.

Le soluzioni analitiche per il monitoraggio delle attività rappresentano una delle principali risorse a disposizione del sistema sanitario per conseguire risultati in termini di efficacia, efficienza ed economicità

Andrea Pagliosa
Responsabile dei processi per la centralizzazione dei dati - AREU

Emergenza sotto analisi

La normalizzazione dei dati, il monitoraggio e l’analisi dei flussi ha avuto inizio subito dopo la nascita di Areu nel 2008. «Le attività monitorate – spiega Pagliosa – sono la movimentazione di mezzi e persone che servono per l’emergenza, preceduta da tutta la parte di ricezione della chiamata e gestione della chiamata stessa e dei dati relativi al paziente. Monitoriamo i carichi e le performance per capire quali sono i fattori che incidono sull’emergenza, dalla presa in carico della chiamata all’intervento sul posto, fino al trasporto in pronto soccorso». Il tempo, la gestione dei mezzi e la loro allocazione strategica sul territorio sono i fattori critici. «Misuriamo il tempo di arrivo del mezzo sul posto. L’analisi geolocalizzata dell’intervento di soccorso – racconta Brambilla – ci ha permesso di spostare in maniera fisica lo stazionamento di alcuni mezzi e di allocarli in modo più efficace. Il nostro obiettivo è arrivare sul luogo dell’emergenza entro gli otto minuti in area metropolitana, entro i venti minuti in area rurale.

Stiamo lavorando sulla misurazione dell’impatto economico, che la riorganizzazione dei flussi e processi informativi ha generato nell’operatività delle attività di soccorso». Non solo. «Il monitoraggio degli interventi e l’analisi della performance ha permesso margini di manovra per individuare gli stazionamenti sul territorio che non davano vantaggi, con la possibilità di accorpare unità e destinare risorse fisiche, senza incidere sul livello di servizio.

Il sistema di gestione dell’emergenza e urgenza in Lombardia costa 180 milioni di euro l’anno, su una popolazione di dieci milioni di abitati. Si tratta del miglior rapporto tra spesa e servizio procapite erogato a livello nazionale. Nei prossimi anni la spesa – però – è destinata ad aumentare e per questo ci siamo dotati di uno strumento di analisi della performance che ci permette di fare intelligenti specifiche ottimizzazioni. Analizzando l’attività, i tempi e le risorse delle dodici centrali operative siamo arrivati – infatti – a definire che è possibile passare da dodici centrali operative a quattro sale operative regionali con un risparmio considerevole in termini di costo. Oggi, siamo su questa strada: da dodici siamo arrivati a dieci, accorpando la centrale di Lodi su Pavia e quella di Lecco su Como».

Integrazione e Visualizzazione

Ma come nasce la collaborazione con SAS? «Nasce da un’indagine di mercato che abbiamo predisposto a livello di direzione centrale – spiega Piero Brambilla – e dalla valutazione incrociata di esperienze dirette che avevamo avuto con altri operatori, confrontate con altri casi di aziende, che già usavano le soluzioni SAS. Abbiamo scelto SAS per il livello di integrazione e scalabilità delle soluzioni che ci garantivano livelli di analisi sofisticata e livello di visualizzazione georeferenziata dei dati, su misura delle nostre esigenze di “trasportatori” molto particolari. Avere il quadro reale di come si muovono i mezzi sul territorio era fondamentale. All’inizio, eravamo un po’ spaventati, per la mole di lavoro che ci aspettava, ma SAS ci ha affiancato persone esperte, che ci hanno guidato in tutte le fasi di implementazione dei moduli di ricerca operativa. Con loro si è creata subito intesa, direi quasi empatia, e questo ci ha permesso di lavorare con grande serenità, centralizzando l’architettura di data warehouse, in cui far confluire tutte le informazioni provenienti dalle dodici server farm, cui facevano riferimento, in precedenza, le dodici centrali operative».

Per Andrea Pagliosa «non è comune trovare una infrastruttura per il controllo delle performance di questo livello. Questo tipo di sistema di reportistica trasversale e verticale, su dati disaggregati ci permette non solo di avere una fotografia in tempo reale di quello che sta accadendo sul territorio, ma anche di fare una “revisione” continua dei processi. I “cruscotti” sono interrogati a diversi gradi di accesso, in maniera da rendere sempre disponibile le informazioni, dalla chiamata in centrale al controllo di gestione. L’aspetto più apprezzato è l’integrazione con i supporti cartografici e geolocalizzazione dei dati con dettaglio a livello di singolo comune, valli e comunità montane, indispensabili per una operatività efficiente e veloce».


Il Partner: Beta 80 Group

Beta 80 Group opera dal 1992 nell’ambito delle Centrali Operative, con la famiglia di soluzioni proprietarie emma – emergency management. La suite emma è oggi adottata in 58 Centrali, serve 23 milioni di cittadini e gestisce 3 milioni di chiamate all’anno. La consolidata partnership tra Beta 80 Group e AREU ha permesso di realizzare una serie di strumenti - basati su tecnologia SAS - per il controllo di qualità delle 12 Centrali lombarde. Il Data warehouse di emma aggrega i dati delle Centrali e consente ad AREU di controllare, tramite un cruscotto direzionale, i servizi erogati: missioni per tipo di mezzo utilizzato, gravità delle emergenze, accessi al Pronto Soccorso e tempo di accettazione. I dati sono infine tradotti su mappe cartografiche, che illustrano la sintesi delle attività, sia su base territoriale che su base percentile. In questo modo AREU può garantire la più alta qualità degli interventi di emergenza/urgenza e pianificare i miglioramenti organizzativi più adeguati.

Esigenza di Business

Adottare un sistema flessibile di analisi e monitoraggio delle operazioni per ridurre la complessità, gli errori, i costi di gestione del personale e ottimizzare i tempi di intervento.

Soluzione

Benefici

Abbiamo scelto SAS per il livello di integrazione e scalabilità delle soluzioni che ci garantivano livelli di analisi sofisticata e livelli di visualizzazione georeferenziata dei dati, su misura delle nostre esigenze di “trasportatori” molto particolari.

Piero Maria Brambilla
Chief Information Officer
AREU

Articolo tratto da

itasascom Magazine

4 / 2012

The results illustrated in this article are specific to the particular situations, business models, data input, and computing environments described herein. Each SAS customer’s experience is unique based on business and technical variables and all statements must be considered non-typical. Actual savings, results, and performance characteristics will vary depending on individual customer configurations and conditions. SAS does not guarantee or represent that every customer will achieve similar results. The only warranties for SAS products and services are those that are set forth in the express warranty statements in the written agreement for such products and services. Nothing herein should be construed as constituting an additional warranty. Customers have shared their successes with SAS as part of an agreed-upon contractual exchange or project success summarization following a successful implementation of SAS software. Brand and product names are trademarks of their respective companies. Per questo articolo: Copyright © SAS Institute Inc. All Rights Reserved. L'articolo non è riproducibile senza il suo consenso.